C’è qualcosa che va oltre il semplice colpire una pallina e rincorrerla in coppia. Il padel, ormai diventato uno degli sport più seguiti in Italia, ha trovato una nuova veste nel progetto Padel Mixto, che a Trani ha mostrato come lo sport possa essere uno strumento di incontro, parità e accessibilità. Un torneo nazionale, organizzato con cura e attenzione, ha trasformato la città pugliese in un punto di riferimento per chi crede che lo sport debba unire, non escludere.
Cos’è il Padel Mixto
Il Padel Mixto nasce da un’idea semplice ma potente: creare un torneo in cui le coppie siano formate da una persona con disabilità e una persona senza disabilità, senza distinzione di genere. Il vero valore sta nel suo spirito: abbattere le barriere, includere, valorizzare. Un padel inclusivo che rompe ogni schema tradizionale e si apre a tutte le persone, indipendentemente dalle proprie caratteristiche fisiche o identità. È un modo concreto per trasformare le differenze in ricchezza, dentro e fuori dal campo.
Trani protagonista di un evento nazionale
Trani, con la sua storia, il suo mare e la sua capacità di accogliere, è diventata per tre giorni la capitale del padel inclusivo. Dal 4 al 6 luglio 2025, i campi di Padwel Trani hanno ospitato più di 40 coppie provenienti da diverse regioni italiane, selezionate dopo una lunga serie di tappe provinciali e regionali. L’obiettivo? Non solo vincere, ma condividere esperienze, sorrisi, momenti di sport vero. Il torneo è stato anche un’occasione per valorizzare il territorio e dimostrare come una città di medie dimensioni possa essere un esempio nazionale.
La forza del padel inclusivo
Il padel inclusivo non è solo una questione tecnica o organizzativa. È una visione. In un contesto sportivo spesso polarizzato, dove le disabilità vengono viste come un limite, il padel inclusivo propone l’opposto: mettere insieme. Accoppiare persone con abilità diverse significa costruire alleanze, trovare equilibrio, creare un linguaggio comune fatto di empatia, collaborazione e rispetto. Non è solo una strategia di gioco, ma un messaggio potente sul valore della parità reale.
Padwel Trani: il cuore del torneo
Tutti gli incontri si sono svolti nel centro sportivo Padwel Trani, una struttura moderna con campi curati e organizzazione efficiente. Non è stato scelto a caso: Padwel rappresenta un punto di riferimento per il padel a livello locale e nazionale, capace di accogliere eventi di questa portata con precisione e professionalità. Il padel inclusivo ha trovato qui il luogo giusto per esprimere il suo valore.
Le tre giornate: eliminatorie, gironi, finali
Il torneo si è articolato in tre fasi ben definite:
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4 luglio Eliminatorie: dalle 9:00 alle 19:00. Giornata di selezione, con decine di match entusiasmanti tra coppie miste per abilità, dove lo spirito di squadra ha fatto la differenza.
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5 luglio Fase a gironi: dalle 14:00 alle 20:00. Una fase intensa, con partite equilibrate e combattute, dove la diversità in campo si è trasformata in forza complementare.
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6 luglio Finali: dalle 9:30 alle 13:00, seguite dalla premiazione. Un concentrato di emozioni, tra pubblico partecipe e rispetto totale tra i partecipanti.
L’organizzazione ha saputo gestire ogni fase con precisione, rendendo le giornate coinvolgenti per atleti, spettatori e accompagnatori.
Sport e ospitalità: l’accoglienza a Trani
Durante i giorni del torneo, diverse strutture ricettive della zona hanno ospitato atleti e accompagnatori, tra cui:
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Tenuta San Francesco
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Ibis Style Trani
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Orizzonte MHotel Andria
La disponibilità e la collaborazione tra organizzatori e strutture hanno contribuito a creare un clima positivo e sereno, in grado di facilitare lo svolgimento delle attività sportive e sociali collegate all’evento.
La Cena di Gala: un momento di unione
La sera del 5 luglio, presso Padwel Trani, si terrà la tradizionale Cena di Gala. Non un semplice momento conviviale, ma un’occasione per rinsaldare i legami nati in campo. Nessuna distinzione tra vincitori e sconfitti, tra disabili e normodotati. Solo sorrisi, brindisi e la sensazione di far parte di qualcosa di importante. In quella cena c’era il cuore del padel inclusivo: la condivisione.
Dichiarazioni, emozioni e risultati
Molti dei partecipanti hanno espresso gratitudine e entusiasmo.
Una ragazza in carrozzina ha raccontato:
«Non avevo mai trovato uno sport così accessibile, dove la mia disabilità non fosse un ostacolo, ma solo un’altra variabile del gioco».
Un altro partecipante ha detto:
«Giocare con una persona che ha una disabilità è stata la lezione più potente che potessi ricevere in campo. Si impara più in un’ora di padel che in anni di teoria».
I risultati sportivi hanno portato sul podio le coppie più affiatate, ma ogni atleta è tornato a casa con qualcosa in più: la consapevolezza che l’inclusione si costruisce con i gesti concreti.
Il valore educativo del Padel Mixto
Il progetto Padel Mixto è prima di tutto un’azione educativa. Chi partecipa al torneo che sia atleta, spettatore, genitore o organizzatore – entra in contatto con una nuova idea di sport. Non esiste superiorità, non esiste pietismo. Esiste il riconoscimento reciproco. Il padel inclusivo, in questo senso, è una scuola di umanità: obbliga a cooperare, ad ascoltare, a supportarsi. MSP Italia, promotrice dell’iniziativa, lavora proprio su questo fronte: fare del padel uno strumento di cultura civica.
Sintesi: perché il padel inclusivo è il futuro dello sport
L’edizione 2025 del Padel Mixto a Trani è molto più di una competizione. È un simbolo. Un esempio concreto di come si può fare sport in modo nuovo, aperto, rispettoso. Senza escludere nessuno. Senza fare distinzioni inutili. Senza barriere. Trani ha mostrato che il padel inclusivo non è utopia: è una possibilità reale, che funziona, che emoziona, che lascia un segno.
Il futuro dello sport sta qui. In chi sceglie di mettere insieme, non dividere. In chi capisce che le disabilità non sono un problema, ma un’occasione per crescere come società. Il padel inclusivo ha vinto. E da oggi ha una nuova casa dopo Pescara Terni, Parma Roma e Milano