Come iniziare con l’atletica leggera per disabili: guida pratica e consigli

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Una guida pratica per avvicinarsi all’atletica leggera paralimpica: chi può praticarla, come iniziare, quali discipline esistono e dove trovare le società in Italia. Scopri i benefici dello sport, le storie che ispirano e i consigli per partire col piede giusto.

L’atletica leggera è tra le discipline più accessibili, complete e stimolanti dello sport paralimpico. Grazie alla sua versatilità, offre a persone con disabilità fisiche, sensoriali e intellettivo-relazionali un’opportunità concreta di esprimere il proprio potenziale, migliorare la forma fisica e costruire nuove relazioni. Ma da dove si comincia? Ecco una guida pratica per chi vuole muovere i primi passi nel mondo dell’atletica leggera paralimpica.

Cos’è l’atletica leggera paralimpica?

L’atletica leggera paralimpica comprende tutte le specialità della tradizionale atletica leggera (corsa, salti, lanci, marcia) adattate alle esigenze degli atleti con disabilità. È regolata a livello internazionale dal World Para Athletics, sezione del Comitato Paralimpico Internazionale (IPC), e in Italia dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL) in collaborazione con la Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali (FISPES).

Chi può praticarla?

L’atletica leggera è aperta a persone con:

  • Disabilità motorie (amputazioni, lesioni spinali, paralisi cerebrale, spina bifida, ecc.)

  • Disabilità visive (ipovedenti o non vedenti)

  • Disabilità intellettivo-relazionali (ID)

  • Nanismo o altre condizioni fisiche

Ogni atleta viene inserito in una classe sportiva in base al tipo e al grado di disabilità, per garantire equità nelle competizioni. Ad esempio:

  • T11-T13: atleti con disabilità visiva (T11 è la categoria dei non vedenti totali)

  • T/F34: atleti con paralisi cerebrale in carrozzina

  • T/F42-T/F44: amputati agli arti inferiori

La “T” sta per “track” (corse), la “F” per “field” (lanci/salti).

Cosa serve per iniziare?

Non servono grandi investimenti iniziali. Bastano:

  • Visita medica agonistica (rilasciata da un medico dello sport)

  • Tesseramento con una società sportiva paralimpica

  • Abbigliamento sportivo comodo

  • Un po’ di determinazione

La maggior parte delle società è attrezzata per fornire il primo orientamento e, se necessario, attrezzature specifiche (come protesi sportive, carrozzine da corsa, bastoni guida, ecc.).

Le discipline principali

Corsa

Include distanze da 100 a 5000 metri, fino alla maratona. Per chi usa carrozzine da gara esistono competizioni specifiche su pista e strada.

Lanci

  • Getto del peso

  • Lancio del disco

  • Lancio del giavellotto

  • Lancio della clava (per atleti con disabilità motorie gravi)

Le pedane di lancio possono essere adattate a seconda delle esigenze posturali.

Salti

  • Salto in lungo

  • Salto in alto

  • Salto triplo (meno diffuso)

Alcuni atleti usano protesi apposite per i salti, mentre per altri viene predisposta un’area di rincorsa modificata.

Dove praticarla in Italia?

In Italia sono molte le società affiliate a FISPES e FIDAL che offrono programmi di atletica leggera per disabili. Tra le più attive:

  • Disabili Roma 2000

  • GSH Sempione 82 (Varese)

  • Atletica Grosseto Banca Tema

  • Anthropos Civitanova

  • Polisportiva Nordest (Trieste)

Molte città italiane ospitano anche campionati regionali, trofei scolastici e raduni federali.

La classificazione funzionale

La classificazione è un momento fondamentale: si tratta di un processo medico-sportivo che assegna all’atleta la categoria giusta. È basata su:

  • Visita clinica

  • Valutazione funzionale

  • Osservazione durante l’attività sportiva

Serve a garantire la massima equità tra atleti con disabilità simili.

Benefici dell’atletica per chi ha una disabilità

  • Fisici: miglioramento della forza, resistenza, mobilità e coordinazione

  • Psicologici: maggiore autostima, benessere emotivo e senso di autonomia

  • Sociali: inclusione, appartenenza a un gruppo, sviluppo di nuove amicizie

  • Formativi: imparare a gestire vittorie e sconfitte, rispetto delle regole

Consigli per iniziare col piede giusto

✅ Informa la tua ASL o il tuo centro di riabilitazione: spesso ci sono convenzioni o progetti sportivi attivi
✅ Partecipa a un open day: molte società organizzano giornate gratuite per provare
✅ Fai piccoli passi: non serve partire subito con la competizione, l’importante è divertirsi e trovare il proprio ritmo
✅ Condividi l’esperienza: lo sport è più bello insieme. Porta un amico, un familiare o un educatore
✅ Chiedi il supporto di un tutor sportivo o tecnico paralimpico: ti aiuterà a crescere in sicurezza e con metodo

Atleti e storie che ispirano

Grandi nomi come Martina Caironi, Assunta Legnante, Oney Tapia e Alessandro Ossola hanno mostrato quanto sia potente il messaggio dell’atletica paralimpica: la disabilità non è un limite, ma un punto di partenza. Le loro storie sono simboli di resilienza e trasformazione, capaci di ispirare chiunque, dentro e fuori la pista.

Eventi da non perdere

Ogni anno in Italia si tengono eventi chiave come:

  • Campionati italiani paralimpici di atletica leggera

  • Grand Prix nazionali

  • Meeting internazionali FISPES

  • Giochi studenteschi paralimpici

Partecipare (o anche solo assistere) a queste manifestazioni è un ottimo modo per entrare in contatto con il mondo dell’atletica paralimpica.

Riflessioni finali

Iniziare con l’atletica leggera da persona con disabilità può significare molto più di praticare uno sport. È un modo per riscoprire il proprio corpo, riappropriarsi dello spazio e del movimento, entrare in contatto con una comunità inclusiva e stimolante. Non c’è un’età giusta o una condizione ideale: l’atletica è per tutti, e il primo passo  proprio come in una corsa  è il più importante.

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