Sport e Inclusione al Liceo Carducci: Un’esperienza Indimenticabile

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Il 24 marzo 2025, presso il Liceo Carducci di Bolzano, si è svolto un evento di inclusione sportiva nell'ambito del progetto “I Powerchair Sport a Scuola”, in supporto ai Tigers Bolzano, per sensibilizzare gli studenti sul mondo dei Powerchair Sport e promuovere una cultura di inclusione e rispetto.

in data 24 Marzo 2025 ho avuto l’opportunità di partecipare a un evento davvero speciale presso il Liceo Carducci di Bolzano, dedicato all’inclusione e allo sport. Questo incontro è stato organizzato nell’ambito del progetto “I Powerchair Sport a Scuola” in supporto alla squadra del territorio, i Tigers Bolzano. È stato un momento prezioso per portare all’attenzione degli studenti l’importanza dell’inclusione attraverso lo sport e far loro conoscere il mondo dei Powerchair Sport, con particolare riferimento al Powerchair Hockey e al Powerchair Football.

Insieme a me c’erano Klaivert Taka e Francesco Giardini della Federazione Italiana Paralimpica Powerchair Sport, pronti a mostrare agli studenti come lo sport possa diventare un ponte straordinario capace di unire persone con esperienze diverse. L’idea era quella di non limitarsi a una semplice presentazione teorica, ma di coinvolgere attivamente i ragazzi, permettendo loro di sperimentare direttamente cosa significhi giocare a Powerchair Hockey e Powerchair Football. E devo dire che la risposta è stata ben oltre ogni aspettativa.

Durante questa giornata intensa e stimolante, abbiamo interagito con diverse classi – la 3E, la 4A e la 5A – presentando non solo le nostre esperienze sportive, ma anche i valori che stanno alla base del nostro impegno: determinazione, rispetto e inclusione. Ho potuto mostrare ai ragazzi cosa significhi realmente vivere lo sport, affrontare sfide quotidiane con coraggio e gioire delle piccole e grandi vittorie che ne derivano.

La partecipazione attiva degli studenti è stata impressionante. Attraverso le attività pratiche, hanno avuto la possibilità di provare direttamente cosa significhi gestire una carrozzina da gioco, affrontare un avversario e cercare di collaborare con i propri compagni per raggiungere un obiettivo comune. Nei loro occhi ho visto curiosità, entusiasmo e soprattutto la voglia di comprendere un mondo per molti ancora sconosciuto. Questa esperienza pratica è stata fondamentale per far comprendere loro che lo sport, per chi vive una disabilità, non è diverso dallo sport praticato da chiunque altro: richiede impegno, sacrificio, allenamento e una costante voglia di migliorarsi.

Credo fermamente che esperienze come questa siano indispensabili per costruire una cultura dell’inclusione autentica. Il messaggio che abbiamo cercato di trasmettere agli studenti è che lo sport è un linguaggio universale, un potente strumento di integrazione sociale e crescita personale. Può trasformarsi in un’occasione per abbattere barriere, non solo fisiche ma anche culturali e psicologiche. Vedere gli studenti mettere da parte ogni pregiudizio e impegnarsi con serietà e divertimento allo stesso tempo, mi ha dato la conferma che il nostro lavoro sta procedendo nella direzione giusta.

Il percorso che stiamo cercando di costruire, insieme alla Federazione Italiana Paralimpica Powerchair Sport e al progetto “I Powerchair Sport a Scuola”, è proprio quello di far conoscere questi sport non solo come un’attività per persone con disabilità, ma come una disciplina sportiva vera e propria. Un modo per mostrare che la diversità può arricchire lo sport e renderlo ancora più bello e completo.

Vorrei sottolineare anche l’importanza del supporto degli insegnanti e del personale scolastico. La loro disponibilità e il loro interesse nel promuovere attività di questo genere sono fondamentali per sensibilizzare le nuove generazioni. Ringrazio profondamente il Liceo Carducci per l’accoglienza e l’apertura dimostrata, così come i docenti coinvolti nell’organizzazione di questa esperienza. È stata una lezione di vita anche per me e sono sicuro che molti degli studenti porteranno con sé qualcosa di significativo da questa giornata.

È con esperienze come questa che si gettano le basi per un futuro più inclusivo e consapevole, in cui lo sport possa essere davvero alla portata di tutti. Perché lo sport è di chiunque lo ami, indipendentemente dalle sue condizioni fisiche.

Alla prossima sfida, sempre dalla parte degli ultimi per sentirmi primo!

 

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