Natalia Partyka, classe 1989, la campionessa mancina per necessità.

Abilità diverse
Natalia Partyka ping-pong

Natalia Partyka, classe 1989, una sportiva polacca di ping-pong. A causa di alcuni problemi durante la gestazione, la piccola bambina è futura campionessa, nacque senza mano destra e avambraccio. Questo non l’ha mai fermata, infatti gioca tranquillamente senza nessuna difficoltà con la sua mano sinistra disputando care importanti fin dalla notte dei tempi.

Natalia Partyka: le origini e le vittorie 

Partyka ha iniziato a giocare a ping pong quando aveva solo sette anni. È entrata a far parte di un club di tennis da tavolo per disabili, ma ha giocato anche con normodotati. Nel 2000, all’età di 11 anni, partecipò alle Paralimpiadi estive e negli anni successivi vinse diverse medaglie ai campionati giovanili di entrambe le classi.

Nel 2004 Natalia Partyka, a soli 15 anni, ha vinto l’oro individuale nella classe 10 nel ping-pong sempre alle Paralimpiadi estive. Ha vinto anche l’argento nel doppio. Quattro anni dopo, a Pechino, ha ripetuto questa impresa al ping-pong alle Paralimpiadi estive 2008. All’inizio del 2008 aveva anche fatto parte della squadra nazionale polacca sul Olimpiadi estive 2008, questo l’ha resa la quarta atleta in assoluto a gareggiare sia ai Giochi Olimpici che a quelli Paralimpici.

Ai Campionati Europei di tennis da tavolo 2008 ha vinto il bronzo nel doppio femminile insieme a Xu Jie e un anno dopo, ai Campionati Europei di tennis tavolo del 2009 ha vinto l’argento con la squadra polacca. Nel 2012 Natalia Partyka si è qualificata per il torneo individuale femminile del tennis da tavolo alle Olimpiadi estive 2012. A Londra ha vinto la sua prima partita 4-3 contro la danese Mie Skov, negli ottavi di finale è stata eliminata 2-4 dall’olandese Li Jie.

A Rio de Janeiro, 16 settembre 2016, Natalia Partyka ha conquistato la sua quarta medaglia d’oro, dopo aver sconfitto in finale 3-0 la cinese Qian Wang. La sua è una storia molto particolare, perché se negli sport di racchetta essere mancini può dare qualche vantaggio, per Partyka non c’è stata possibilità di scelta su quale arto utilizzare per impugnare la tanto amata racchetta da ping pong.

E’ stata la sorella ad avvicinarla agli sport “di racchetta”. Dopo il tennis, Natalya si è appassionata al ping pong paralimpico e come spesso accade i primi rivali sono proprio i familiari. Così, per battere la sorella, per diverso tempo più forte di lei, la Partyka ha iniziato ad allenarsi duramente e tenacemente per diventare la numero uno, prima in famiglia, poi in Polonia e infine nel mondo.

Lei ce l’ha fatta! medaglie su medaglie sia ad Atene che a Pechino, e nel 2008 oltre alla Paralimpiadi decise di partecipare tra i normodotati. Chissà se ci riproverà in futuro, lei che è la classica rappresentazione di chi è costretto a fare di una necessità una virtù. C’è proprio riuscita, fino ad ottenere il titolo di cavaliere dell’ordine di Polonia Restituta, un’alta onorificenza pubblica polacca.

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