Smart working: tutte le novità e le regole dal 1° settembre

Legge 104
smart working

Con la firma del decreto ministeriale da parte di Andrea Orlando – ministro del Lavoro – entrano in vigore nuove regole sullo smart working operative dal 1° settembre. Sarà più facile, inoltre, le comunicazioni da parte dell’azienda sul lavoro agile dei lavoratori.

Smart working: le novità dal 1° settembre

Mentre inizia a diffondersi l’ipotesi di adozione dello smart working per contrastare il caro bollette, si avvicina la data del 1° settembre 2022, decorsa la quale il lavoro agile potrebbe essere sfruttato solo previo accordo individuale.

Ma che cos’è il caro bollette? Con l’espressione “caro bollette” si intende l’aumento dei costi delle utenze per servizi che vengono pagati periodicamente. Un rincaro dunque che può riguardare le forniture di luce, gas, acqua, ma anche il telefono.

Potranno proseguire il lavoro agile (o lavoro ibrido) solo i lavoratori che avranno sottoscritto un accordo individuale con la propria azienda definendo tempi e modalità di lavoro, orario settimanale, giorno di riposo, ecc. L’adeguamento alla normativa – adottata proprio nel mese di agosto – è concesso fino al 1° novembre 2022.

Infatti, tra le novità e le regole introdotte dal decreto ministeriale vi sono semplificazioni burocratiche nelle comunicazioni aziendali: non servirà più comunicare l’accordo individuale con i lavoratori, ma semplicemente inserire sul portale governativo i nominativi di coloro i quali proseguiranno l’attività da remoto e la durata dello smart working, ovvero le date di inizio e fine attività.

Smart working e ritorno in ufficio: chi ha la priorità?

Nonostante non sia stata approvata la proroga dello smart working per i soggetti fragili, con il Dilgs 105/2022 è stata confermata la priorità di alcune categorie rispetto ad altre nell’adesione allo smart working. Chi potrà continuare a lavorare da remoto anche dopo il 1° settembre 2022?

A partire dal 13 agosto 2022 hanno la priorità nell’adesione allo smart working i seguenti soggetti:

  • portatori di disabilità;
  • genitori con figli di età inferiore ai 12 anni;
  • genitori con figli disabili gravi a carico;
  • caregiver.

L’accordo aziendale con i singoli lavoratori per il proseguimento delle attività in smart working deve essere conservato per i successivi 5 anni dalla sottoscrizione.

Smart working contro il caro bollette: la proposta

Nel frattempo, è stata avanzata la proposta di intensificare lo smart working per combattere il caro bollette: oltre che nel periodo di pandemia, infatti, il lavoro agile potrebbe aiutare gli italiani a risparmiare sugli spostamenti, sull’elettricità e sul riscaldamento degli uffici.

In realtà tale proposta potrebbe non portare gli effetti sperati: considerando un incremento del lavoro da casa, sicuramente si andrebbero a ridurre le spese aziendali, ma di contro aumenterebbero le bollette domestiche.

Per non parlare di alcuni comportamenti poco ecologici che alcuni italiani perseguono: lasciare accesa la luce nella stanza anche quando non serve, o tenere accesa la tv per “farsi compagnia”.

Insomma, oltre ai benefici ci sarebbero anche delle controindicazioni. 

Tags :
Share This :

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *