ATLETICA LEGGERA PER DISABILI

Diversamente sportivi

L’atletica leggera è considerato uno degli sport più popolari del panorama paralimpico. Dal punto di vista storico si sente parlare per la prima volta di gare di atletica leggera nel 1952 in Inghilterra, durante la competizione dei Giochi Internazionali di Stoke Mandeville.

Essa, come anche le altre discipline paralimpiche, è gestita dal Comitato Paralimpico Internazionale (IPC, International Paralympic Committee).  In particolare, in Italia, l’ atletica leggera fa riferimento alla FISPES per le disabilità fisiche e sensoriali, mentre per le disabilità intellettive-relazionali ci si può rivolgere alla FISDIR; entrambe le associazioni sono affiliate al Comitato Paralimpico Italiano.

Le competizioni in cui si pratica atletica leggera sono:

  1. Campionati del Mondo, vengono eseguiti ogni 2 anni e si concorre a livello internazionale
  2. Campionati Europei, eseguiti ogni 2 anni, valido sia per categoria maschile che femminile
  3. Campionati Italiani
  4. Giochi Paraolimpici, eseguiti ogni 4 anni.

Alla sezione atletica leggera appartengono diverse categorie e comprendono sia gare su pista che concorsi:

  • Corsa: la più diffusa è la corsa su pista e si distinguono competizioni per: 100m, 200m, 400m, 800m, 1500m, 5000m, 10000m. alla sezione corsa appartiene anche quella su strada.
  • Maratona e staffette, in particolare 4x100m, 4×400m
  • Concorsi di salto: in alto, in lungo e triplo
  • Concorsi di lancio: getto del peso, lancio del disco, del giavellotto e della clava
  • Pentathlon: prova multipla dell’atletica leggera paralimpicache interessa prevalentemente la sezione maschile. È praticato anche dalle atlete donne ai campionati mondiali paralimpici e nelle varie competizioni continentali e nazionali di tale sport

Gli atleti che partecipano alle gare di atletica leggera presentano disabilità: fisiche, sensoriali ed intellettive. in base al tipo di disabilità e alla classificazione funzionale attribuita gli atleti potranno concorrere: in carrozzina, in piedi (standing) provvisti o non di protesi regolamentari ed infine accompagnati da una guida per soggetti ipovedenti o non vedenti.                                                                                                          

Sia le carrozzine da corsa che le protesi sono considerate vere e proprie attrezzature sportive.

Secondo il regolamento ufficiale la classificazione funzionale è la seguente; si indicano con T le gare su pista e con F i concorsi:

  • T/F 11-13 Atleti con diversi gradi di menomazione visiva
  • T/F 20 Atleti con disabilità intellettiva
  • T/F 31-38 Atleti cerebrolesi (che concorrono sia in piedi che in carrozzina)
  • T/F 40-46 Atleti con diversi tipi di amputazione; affetti da nanismo ed i cosiddetti les autres (altre tipologie di disabilità)
  • T 51-54 Atleti in carrozzina (possono gareggiare sia i paraplegici che gli amputati che scelgono di non gareggiare in piedi)
  • F 51-58 Atleti che gareggiano seduti sul campo di gara

 

Nel panorama italiano dell’atletica leggera si distinguono diversi fiori all’occhiello come: Andrea Lanfri che appartiene alla categoria T43 e viene ricordato per il record italiano con l’11″46 sui 100 m; Martina Caironi (T42) che nei Mondiali Paralimpici del 2017 ha conquistato  l’oro sia nei 100m sia nel salto in lungo e Giuseppe Campoccio (F33) oro indiscusso nel getto del peso e lancio del giavellotto dagli Invictus Game del 2017 fino al World Para Athletics Throwing Challenge del 2019.

 

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