Vivere in uno spazio che ci rispecchi, che sia comodo, funzionale e sicuro dovrebbe essere un diritto di tutti. Ma per chi ha una disabilità motoria, l’ambiente domestico può diventare un campo minato di ostacoli invisibili.
Rendere la casa accessibile non significa stravolgerla o riempirla di strumenti medicali. Basta adottare soluzioni intelligenti, spesso semplici, che migliorano la qualità della vita e permettono di muoversi in autonomia.
Ecco alcune idee concrete per vivere in uno spazio davvero inclusivo.
Ingressi senza barriere
La prima barriera, spesso, è proprio la porta di casa. Scale, soglie alte, citofoni fuori portata: dettagli che rendono l’ingresso un incubo.
La soluzione più efficace è un accesso a raso o con rampa. La pendenza non deve superare l’8% e dev’essere dotata di corrimano e superficie antiscivolo. Se possibile, installa una porta automatica o scorrevole.
Citofono e campanello? Vanno posizionati tra i 90 e i 120 cm da terra, meglio se con segnalazione sonora e luminosa.
Corridoi e porte più larghi
Muoversi in carrozzina richiede spazio. I corridoi devono avere una larghezza minima di 100 cm per garantire il passaggio agevole, e le porte almeno 80 cm di luce netta.
Le porte scorrevoli a scomparsa sono ideali: eliminano l’ingombro dell’anta e migliorano la manovrabilità.
Le maniglie a leva sono più pratiche rispetto a quelle rotonde: richiedono meno forza e movimento per essere usate.
Pavimenti sicuri e senza dislivelli
Un pavimento uniforme è essenziale. Soglie, tappeti non fissati o superfici scivolose sono un pericolo.
Meglio scegliere materiali antiscivolo e privi di rilievi. Se ci sono cambi di livello tra una stanza e l’altra, vanno eliminati o coperti con piccole rampe.
Evita pavimenti lucidi e opta per finiture opache che migliorano la visibilità e riducono il rischio di scivolamento.
Cucina accessibile e funzionale
In cucina, l’obiettivo è poter fare tutto restando seduti. I piani di lavoro devono essere larghi, profondi e posizionati a un’altezza di circa 80 cm, con spazio libero sotto per accostarsi in carrozzina.
Fornelli e lavello devono avere comandi frontali e superficie inferiore libera.
Niente pensili troppo alti: meglio cassetti estraibili, cestelli abbassabili o mobili con apertura a ribalta. Gli elettrodomestici vanno scelti in base all’accessibilità, privilegiando quelli con comandi semplici e ben visibili.
Bagno progettato per l’autonomia
Il bagno è uno degli ambienti più critici. Qui, sicurezza e praticità devono andare di pari passo.
Il piatto doccia deve essere a filo pavimento, con superficie antiscivolo e dotato di sedile ribaltabile. Servono maniglioni posizionati strategicamente per aiutare nei movimenti.
Il WC va installato a un’altezza tra 45 e 50 cm, con spazio laterale di almeno 80–100 cm per agevolare il trasferimento. Il lavabo deve essere sospeso, con specchio inclinato e rubinetto a leva o con sensore.
Domotica: tecnologia al servizio dell’autonomia
La tecnologia può fare molto per chi ha difficoltà motorie. Sistemi domotici semplici permettono di gestire luci, tapparelle, riscaldamento, elettrodomestici e porte con un solo tocco o con comandi vocali.
Gli assistenti vocali come Alexa o Google Home sono strumenti utili e poco costosi, che migliorano l’autonomia anche in piccoli gesti quotidiani.
Anche un telecomando a infrarossi o un’app dedicata possono fare la differenza.
Illuminazione efficace e ben distribuita
Una buona illuminazione non serve solo a vedere meglio: aumenta il senso di sicurezza e riduce il rischio di cadute.
Evita zone d’ombra, scegli luci diffuse e distribuite su più punti. Corridoi, scale e bagni devono essere sempre ben illuminati.
Le luci notturne a sensore sono utilissime per muoversi al buio senza dover cercare interruttori.
Arredi stabili e a portata
L’arredo deve facilitare, non ostacolare. I mobili vanno scelti con attenzione: stabili, con spigoli arrotondati, senza ante o cassetti difficili da aprire.
Evita tavoli troppo bassi o armadi troppo alti. I contenitori devono essere accessibili senza doversi alzare o piegare eccessivamente.
Prevedere spazio di manovra intorno a letto, tavolo e divano è fondamentale per evitare urti e per garantire libertà di movimento.
Camera da letto comoda e sicura
In camera, l’essenziale è accessibilità e comfort. Il letto deve essere ad altezza carrozzina (circa 50 cm), con spazio sufficiente su almeno un lato.
I comodini devono essere raggiungibili da seduti, e le prese elettriche vanno posizionate a portata di mano.
Un interruttore principale vicino al letto, magari integrato con un sistema vocale, permette di controllare luci e dispositivi senza alzarsi.
Spazi personalizzati in base ai bisogni
Ogni persona ha esigenze diverse. Non esiste una casa accessibile “standard”, ma ambienti da progettare in base alla realtà di chi ci vive.
Un adulto in carrozzina ha esigenze diverse rispetto a un anziano con deambulatore o a un bambino con disabilità.
Osservare, ascoltare e adattare è il modo più efficace per costruire uno spazio davvero inclusivo.
Riflessione
Vivere in una casa accessibile non è un privilegio: è il risultato di scelte consapevoli e pratiche. Bastano piccoli accorgimenti per eliminare ostacoli e restituire libertà.
Accessibilità non significa “speciale”, ma normale. Spazi che funzionano per tutti, senza barriere, senza compromessi. È da lì che inizia l’inclusione vera. Dentro casa, prima che fuori.