Università a Bolzano per persone con disabilità

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L’università a Bolzano è un ambiente accessibile e inclusivo per studenti con disabilità. Dalla didattica ai servizi, tutto è pensato per garantire pari opportunità, supporto concreto e un’esperienza universitaria completa.

L’università è il luogo in cui si formano competenze, relazioni e visioni del futuro. A Bolzano, la Libera Università di Bolzano (unibz) rappresenta un punto di riferimento per chi cerca un ambiente accessibile, inclusivo e attento alle esigenze delle persone con disabilità. In questo articolo vediamo come funziona l’università per gli studenti con disabilità, quali servizi sono attivi, come avviene l’iscrizione e quali progetti di inclusione sono in corso.

Un’università trilingue e inclusiva

La Libera Università di Bolzano ha una caratteristica unica nel panorama italiano: è trilingue. Le lezioni si tengono in italiano, tedesco e inglese. Questo aspetto può rappresentare una sfida ma anche un’opportunità, specialmente per studenti con disabilità che vogliono accedere a un contesto internazionale senza uscire dall’Italia.

L’università ha sedi a Bolzano, Bressanone e Brunico. La sede principale, a Bolzano, è moderna, dotata di accessi per persone con mobilità ridotta, ascensori, bagni attrezzati e spazi pensati per l’accessibilità.

Accessibilità fisica e digitale

L’accessibilità è un criterio fondamentale per garantire pari opportunità. L’università di Bolzano ha progettato i propri spazi per essere fruibili da tutti:

  • Aule con spazi riservati per studenti in carrozzina.
  • Ascensori con pulsanti in Braille.
  • Segnaletica visiva e sonora.
  • Bagni accessibili in ogni piano.

Anche il portale universitario è pensato per essere navigabile con screen reader e altri dispositivi assistivi. I materiali didattici, laddove richiesto, possono essere forniti in formato accessibile.

Servizi per studenti con disabilità

L’università dispone di un Ufficio per le esigenze particolari (Servizio per studenti con disabilità e DSA). Questo ufficio è il primo punto di contatto per chi ha una certificazione di disabilità o un disturbo specifico dell’apprendimento.

Cosa offre:

  • Piani di studio personalizzati: adattamento dei carichi di lavoro, distribuzione diversa degli esami.
  • Supporto agli esami: tempi aggiuntivi, uso di computer, assistenza o adattamento delle prove.
  • Tutoraggio dedicato: tutor accademici o tra pari che affiancano lo studente.
  • Ausili tecnologici: sintesi vocale, registratori digitali, software specifici.
  • Mediatori della comunicazione: ad esempio interpreti LIS per studenti sordi.

Per accedere a questi servizi, è necessario presentare una certificazione valida e compilare la documentazione richiesta all’inizio dell’anno accademico.

Didattica inclusiva

L’università promuove una didattica attenta alle differenze. I docenti ricevono linee guida su come rendere i materiali fruibili e come condurre esami in modo equo. Inoltre, lo stesso regolamento didattico prevede misure specifiche per studenti con disabilità, garantendo che possano completare il loro percorso senza ostacoli inutili.

La presenza di piccoli gruppi in aula, tipica di unibz, facilita un rapporto diretto con i docenti e una maggiore attenzione alle esigenze individuali.

Iscrizione e orientamento

Il momento dell’iscrizione è cruciale. Gli studenti con disabilità possono contattare anticipatamente il Servizio disabilità per avere supporto durante il processo:

  • Visite guidate personalizzate alla sede.
  • Incontri informativi con il personale.
  • Assistenza nella compilazione della domanda online.

Durante i test d’ingresso o le selezioni, l’università garantisce condizioni equiparate, con adattamenti se necessari.

Progetti di inclusione attivi

Negli ultimi anni, l’università ha attivato diversi progetti per promuovere l’inclusione. Alcuni esempi:

  • Laboratori di peer tutoring: studenti tutor affiancano compagni con disabilità o DSA.
  • Formazione per docenti e personale: corsi su disabilità, comunicazione accessibile, strumenti compensativi.
  • Collaborazioni con associazioni locali: per migliorare servizi e scambio di buone pratiche.

Unibz partecipa inoltre alla rete nazionale degli Atenei per la Disabilità e l’Inclusione, confrontandosi con altre università italiane.

Collaborazioni sul territorio

L’università lavora in stretta connessione con il territorio. Le collaborazioni con il Comune di Bolzano, l’Azienda Sanitaria, l’INPS e varie associazioni permettono di:

  • Offrire tirocini accessibili.
  • Garantire trasporti e alloggi adeguati.
  • Attivare percorsi post-laurea inclusivi.

Questa rete garantisce continuità tra studio e vita quotidiana.

Testimonianze degli studenti

Molti studenti con disabilità hanno trovato nell’università di Bolzano un ambiente accogliente. Un ragazzo con disabilità motoria racconta: “Qui mi sento visto. Non devo spiegare tutto ogni volta. Posso concentrarmi sullo studio.”

Una studentessa con dislessia aggiunge: “Grazie ai tempi aggiuntivi e alla disponibilità dei docenti, ho potuto sostenere gli esami con più serenità. E ora sto preparando la tesi.”

Queste voci confermano che l’università può essere un luogo reale di inclusione, se progettata con attenzione.

Alloggi e mobilità

Gli studentati collegati all’università prevedono stanze attrezzate per persone con disabilità. Gli spazi comuni sono accessibili, e il servizio mensa tiene conto di eventuali esigenze alimentari legate a disabilità o patologie.

Per chi ha difficoltà negli spostamenti, l’università collabora con servizi di trasporto locali. In casi particolari, si possono attivare accompagnamenti individuali.

Dopo la laurea

L’accompagnamento non finisce con il titolo. L’ufficio Career Service supporta anche studenti con disabilità nella ricerca di lavoro, offrendo:

  • Consulenza individuale.
  • Supporto nella stesura del CV.
  • Incontri con aziende sensibili al tema dell’inclusione.

Sono previsti anche stage protetti e convenzioni specifiche con cooperative sociali e aziende accessibili.

Riflessione

L’università a Bolzano è un esempio concreto di come l’inclusione possa diventare prassi. Con strutture accessibili, servizi dedicati, attenzione alla persona e una rete territoriale attiva, offre a studenti con disabilità reali possibilità di crescita.

La parola chiave resta sempre una: università. Ma dietro quella parola, c’è un impegno quotidiano per renderla davvero aperta a tutti.

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