il cappello e piccolo accessorio che spesso passa inosservato ma può fare una grande differenza, soprattutto per chi corre sotto il sole, nella pioggia o tra le raffiche di vento. Parliamo del cappello da runner. Ma non uno qualunque: quello giusto per chi corre in carrozzina. Perché sì, anche un semplice cappello può diventare uno strumento fondamentale per affrontare ogni chilometro, ogni gara, ogni sfida con più comfort, sicurezza e stile.
il cappello per chi pratica corsa in carrozzina lo sa: ogni dettaglio dell’equipaggiamento può influire sulle prestazioni, sul benessere durante la gara e persino sull’umore. Un cappello sbagliato può scivolare, creare fastidio, trattenere il sudore o peggiorare la visibilità. Un giusto cappello , invece, può essere un alleato insostituibile.
Perché il cappello è importante anche (e soprattutto) per chi corre seduto
Il cappello quando si parla di corsa, si pensa spesso solo alle gambe. Ma chi corre in carrozzina utilizza prevalentemente la parte superiore del corpo: braccia, spalle, schiena… e testa. La testa, esposta agli agenti atmosferici, è una delle zone più sensibili: può surriscaldarsi rapidamente, raffreddarsi troppo in caso di vento o pioggia, o semplicemente essere disturbata da sudore che cola negli occhi. Per questo avere un cappello e la soluzione perfetta.
Il cappello giusto offre protezione e comfort, ma nel caso del runner in carrozzina ha anche altre funzioni:
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Protezione visiva: Per il cappello il bordo della visiera aiuta a mantenere lo sguardo nitido, soprattutto per chi guarda leggermente verso l’alto o frontalmente, posizione tipica di chi spinge la carrozzina.
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Ventilazione mirata: a differenza di chi corre in piedi, per il runner in carrozzina il cappello non ha lo stesso tipo di movimento verticale. La sudorazione si concentra soprattutto sul viso, sul collo e sulla testa. Un cappello traspirante aiuta a gestirla meglio.
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Sicurezza: Il cappello in caso di pioggia o vento forte, mantenere la testa asciutta e calda aiuta a evitare raffreddamenti improvvisi, che per chi ha una disabilità motoria possono trasformarsi in veri problemi di salute.
Come deve essere un buon cappello da corsa in carrozzina?
Vediamo insieme le caratteristiche che rendono un cappello adatto a chi corre in carrozzina, sia il cappello per allenamento che per gare ufficiali:
Leggerezza
Il cappello ideale deve essere talmente leggero da dimenticarsi di averlo in testa. I materiali più usati sono il poliestere tecnico o il nylon microforato, che garantiscono traspirabilità e asciugatura rapida. Un buon cappello da running pesa meno di 50 grammi.
Fascia antisudore interna
Il cappello ha una fascia interna assorbente è essenziale per evitare che il sudore scivoli lungo la fronte e arrivi negli occhi. Per chi spinge una carrozzina, avere le mani impegnate significa non poterle usare facilmente per asciugarsi: prevenire è meglio che intervenire.
Visiera ergonomica
il cappello ha una visiera leggermente curva, non troppo lunga ma nemmeno troppo corta, è perfetta per proteggere dalla luce diretta senza ostacolare il campo visivo. Attenzione anche alla rigidità: una visiera flessibile cosi che il cappello si adatta meglio alla testa e può essere ripiegata quando non serve.
Regolazione posteriore sicura
il cappello da corsa hanno una fascetta regolabile sul retro, ma chi usa una carrozzina deve fare attenzione che non dia fastidio se si appoggia contro un poggiatesta o lo schienale. I modelli dei cappelli con chiusura a velcro piatto o fibbia in tessuto sono più comodi e meno invasivi.
Zone riflettenti
Quando si corre all’alba o al tramonto, soprattutto in estate. Un cappello con inserti riflettenti aumenta la visibilità e la sicurezza in ambienti poco illuminati. Alcuni modelli includono addirittura inserti catarifrangenti sulla visiera o sul logo frontale.
Design idrorepellente o termico (stagionale)
In inverno, per scegliere il cappello è meglio optare per modelli termici con protezione per le orecchie, mentre in estate è consigliato un cappello idrorepellente e con protezione UV 50+. Alcuni runner in carrozzina scelgono anche il cappello con copricollo removibile per proteggersi da colpi di sole durante gare lunghe.
I modelli più amati dai runner in carrozzina
Tra i modelli più apprezzati nella community della corsa in carrozzina ci sono:
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Nike Featherlight: leggerissimo, con ottima traspirabilità e una visiera che non intralcia lo sguardo in avanti.
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Buff Pack Run Cap: pieghevole, compatto e ideale per le lunghe distanze; ha una vestibilità perfetta anche con poggiatesta.
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Salomon XA Cap: pensato per chi corre in montagna, ma molto adatto anche in carrozzina per la sua tenuta stabile e il tessuto tecnico.
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Kalenji by Decathlon Run Dry+: ottimo rapporto qualità-prezzo, adatto per allenamenti quotidiani.
Il fattore personalità: quando il cappello racconta chi sei
Il cappello non è solo funzionale. È anche un segno distintivo. Colori, frasi motivazionali, loghi di squadre, scritte personalizzate: tutto può diventare un modo per raccontare la propria storia, come fanno molti runner paralimpici che scelgono di personalizzare il proprio cappello con il nome, una data importante o un motto.
Io, ad esempio, non ne indosso mai uno a caso. In gara porto spesso il mio “cappello portafortuna”, quello con cui ho concluso la mia prima maratona. Mi ricorda chi sono e da dove sono partito.
Riflessione: il cappello è un compagno di viaggio
Il cappello per correre in carrozzina è una sfida contro sé stessi, contro le difficoltà, contro chi dice che non si può. Il cappello è anche un inno alla libertà, alla passione e alla voglia di vivere. In questa avventura, un accessorio come il cappello ci aiuta a stare meglio, a sentirci a nostro agio e a correre con il sorriso è benvenuto.
Il cappello da runner non è solo un pezzo di stoffa. È protezione, è identità, è funzionalità. È un piccolo scudo contro il mondo, ma anche una bandiera che sventola fiera sopra la nostra testa, mentre ci lanciamo verso il prossimo traguardo.